Cabras e la penisola del Sinis

Lo Stagno di Cabras

Strisce di sabbia hanno delimitato questi tratti di mare della Sardegna centro-occidentale, trasformandoli in specchi d'acqua immobili, in grado di creare un ecosistema unico al mondo. Lo stagno di Cabras è un'area di grande impatto visivo, ricco di bellezze faunistiche e vegetali uniche al mondo. Tanto che nel 1971 la Comunità internazionale stipulò la Convenzione di Ramsar, con l'obiettivo di proteggere le aree di particolare interesse naturalistico.

Con i suoi 2200 ettari di estensione, lo stagno di Cabras, che comprende quello di Sale Porcus e le zone umide di Mistras e Pauli 'e Sali, è un ambiente palustre tra i più ricchi del Mediterraneo, con le sue prodezze naturali e le tracce di un passato economico che ha sfruttato le risorse del territorio. Basta ammirare le vecchie palafitte che una volta ospitavano le capanne dei pescatori, dediti alla pesca del muggine e di altre specie.

Numerose tipologie di uccelli che nidificano durante l'anno abitano gli stagni di Cabras, attirando appassionati di birdwatching e amanti della natura. Esemplari rari ed esclusivi dell'area, come la pernice di mare, l'airone rosso o il pollo sultaneo, si possono avvistare tra la vegetazione, dove si impongono in tutta la loro eleganza i fenicotteri rosa. E non solo. È facile ammirare, e fotografare, le gazze, sempre pronte a pescare le loro prede dai canneti e paletti presenti. Ed anche la nitticora, agile e fulminea nello spostarsi da una parte all'altra di questa zona umida.

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