Cabras e la penisola del Sinis

San Salvatore di Sinis, processioni religiose e vecchio west

Una piccola realtà fuori dal tempo, questo sembra a primo impatto il villaggio di San Salvatore di Sinis, distante pochi chilometri dal capoluogo di provincia, Oristano. Schiere di abitazioni in arenaria o mattoni di terra cruda, basse, una molto simile all'altra, dai tetti spioventi e le facciate scarne, quasi tutte bianche e disposte in modo tale da affacciarsi su una piazza comune brulla e selvaggia

Guardandolo viene da pensare a quei villaggi del vecchio West, sperduti nelle ampie valli desertiche della California, dove un tempo i cercatori d'oro, resi celebri da indimenticabili pellicole cinematografiche, sognavano la gloria e la ricchezza. Una città fantasma per certi versi, essendo quasi disabitata soprattutto durante la stagione invernale. Nei mesi estivi San Salvatore di Sinis torna a popolarsi sporadicamente, grazie al turismo ma è a settembre, in occasione della Corsa degli Scalzi, che le sue stradine polverose si riempiono di persone.

La storia di questo centro abitato, suggestivo e affascinante, è la storia di molti altri villaggi del territorio, nati in antichità e poi abbandonati con lo sviluppo urbanistico dei centri maggiori dell'isola. Ciò che rende questo villaggio unico e ineguagliabile è proprio l'aspetto: non è un caso se abbiamo parlato di far West qualche riga fa. Il suo carattere rustico e agreste lo hanno reso il terreno perfetto per le ambientazioni cinematografiche di film western. Se oggi è in prevalenza lasciato a se stesso, San Salvatore di Sinis negli anni Sessanta ha conosciuto una grande vivacità culturale e una mondanità senza precedenti. Una società privata, la "Corronca Company", nel clima già decadente dei cosiddetti "spaghetti western", tentò la trasformazione del villaggio temporaneo in un centro messicano per gli ultimi film western che la cinematografia nazionale ricordi. Dopodiché, San Salvatore torna nell'ombra ricevendo attenzione in occasione delle ricorrenze religiose, molto sentite e fortemente vissute dalla popolazione locale.

Il nucleo centrale del villaggio è costituito da una piazza dove sorge la chiesetta di San Salvatore, edificata intorno al XVII sopra un ipogeo di origine prenuragica dedicato al culto delle acque.
Per raggiungerlo, partendo da Cabras, si percorre la strada provinciale per San Giovanni di Sinis e dopo 8,7 km si svolta a destra al bivio per Is Aruttas.


Nella foto: il villaggio di San Salvatore di Sinis (Cabras, Oristano, Costa Centro-Ovest Sardegna). Sede di numerosi "western all'italiana" durante gli anni '60.

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