
Cabras: una terra da sempre popolata
Il territorio di Cabras, che si estende su oltre 100 chilometri quadrati, ha visto la presenza dell'uomo fin dal neolitico e a testimoniarlo vi sono gli innumerevoli nuraghi, molti dei quali sono veri e propri complessi, cioè antichissimi villaggi. Di certo già un millennio prima di Cristo esisteva un centro abitato nell'area dove oggi sorge la frazione di San Salvatore di Sinis ed è attestato anche il popolamento dell'area costiera dove oggi si ergono le rovine di Tharros.
Da Tharros a Cabras
La località di Tharros venne fondata dai Fenici nell'VIII secolo a.C. e in seguito divenne colonia cartaginese e quindi insediamento romano. Importante centro del Sinis, fu capitale del giudicato di Arborea, venne poi abbandonata attorno all'anno Mille, probabilmente per le continue incursioni dei pirati, e in parte smantellata per edificare, nell'entroterra, la nuova capitale Oristano. Fu proprio in quel periodo che sorse l'abitato di Masone de Capras sulle sponde dello stagno di Cabras e raccolto attorno a un'antica fortezza dei giudici di Arborea.
Dagli Aragonesi al Regno d'Italia
Nel 1410 Cabras entrò a far parte del Marchesato di Oristano e quindi nel 1478 divenne territorio aragonese che dipendeva dalla città regia di Oristano. In seguito la cittadina seguì le medesime sorti della Sardegna, divenendo prima dominio asburgico e quindi savoiardo.